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Come richiedere le agevolazioni per installare delle pedane per disabili

lentepubblica.it • 28 Febbraio 2019

agevolazioni-per-installare-pedane-disabiliLe scale rappresentano una delle prime barriere architettoniche che dobbiamo affrontare nelle nostre case, sicuramente costituiscono l’ostacolo che pare più insormontabile, quando a doverle affrontare sono persone anziani o disabili, per i quali c’è l’assoluta necessità di arginare e risolvere il problema pena la mancanza di autonomia e libertà di muoversi nella propria casa.


Fortunatamente al giorno d’oggi esistono molte soluzioni progettate proprio allo scopo di facilitare la vita delle persone e abbattere le barriere architettoniche.

Tra questi, uno dei dispositivi più utili sono senza dubbio le pedane per disabili pensate per risolvere i problemi di mobilità verticale di persone in sedia a rotelle o con difficoltà a livello motorio. Le più moderne sono compatte, possono essere montate anche in spazi minimi, sia in interni che in esterni, e sono personalizzabili per adattarsi a tutte le esigenze, è possibile anche scegliere rifiniture e colori, così da poter tenere in considerazione anche l’aspetto estetico.

Prima di procedere a istallare la pedana o il montascale presso la propria abitazione, è importante informarsi bene. Serve infatti sapere che esiste una legge, la legge del 9 gennaio 89, n°13, che introduce il concetto di barriera architettonica, riconosce a tutti il diritto alla libertà di movimento e per questo offre la possibilità di richiedere i contributi e detrazioni fiscali per eliminare le barriere architettoniche.

La legge 13/89, nello specifico, si occupa di “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”, prevede che gli immobili nascano già privi di barriere e ostacoli, favorendo le ristrutturazioni complete nel caso di edifici preesistenti che non rispettano le disposizioni. La stessa legge infatti emette contributi nel caso vi siano degli interventi da effettuare su un edificio già esistente, detrazioni sfruttabili anche per l’acquisto e l’installazione di impianti e ausili, tra questi rientrano quindi le pedane elevatrici, i montascale a sedia o a poltrona, ecc. (grazie anche al DPR n-917 del 22 dicembre 1986).

C’è anche la possibilità di cumulare i contributi previsti dalla legge 13/89 con le due detrazioni fiscali offerte dal Decreto già citato, la prima consiste in una detrazione del 19% per le spese sanitarie che riguardano i mezzi necessari al sollevamento del disabile, la seconda detrazione Irpef è pari al 50% da calcolare su una spesa massima pari a 96.000 euro da poter usare per i lavori di ristrutturazione edilizia tra i quali rientra l’installazione di montascale e pedane. Il rimborso in questo caso prevede 10 quote annuali. È possibile richiedere la detrazione per i lavori eseguiti dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2019.

Chi può usufruire di questo bonus ristrutturazione 2019?

Tali detrazioni non riguarderanno solo i proprietari degli immobili ma tutti i soggetti Irpef residenti in Italia che abbiano diritti di godimento sugli immobili per cui sono previsti gli interventi e hanno le spese di ristrutturazione a carico.

Ciò significa che in questa categoria rientrano vari soggetti, ovvero locatari, affittuari, comodatari degli immobili, singoli imprenditori e cooperative che decidono di effettuare interventi di ristrutturazione sugli immobili sui quali esercitano diritti reali o personali, ma non solo, vi rientrano anche conviventi, componenti dell’unione civile, coniugi separati e in generale coloro che sostengono le spese dell’intervento, coloro che risultano intestatari delle fatture e dei bonifici relative agli interventi.

Come procedere per ottenere la detrazione del 50%?

Tutti i pagamenti relativi alle spese edilizie devono avvenire tramite bollettino per bonifico bancario o postale, in cui va indicata come causale del versamento “lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986”. Al bollettino va allegato anche il codice fiscale di chi paga o il codice fiscale o partita Iva del beneficiario.

È assolutamente importante ricordare di conservare tutta la documentazione: certificazione e documenti fiscali (fatture, quietanze, ricevute) per le prestazioni ricevute nell’immobile e in generale le spese sostenute.

Come fare richiesta per i contributi?

Occorre presentare domanda di contributo presso il Comune in cui si trova l’immobile interessato dall’istallazione della pedana. L’immobile deve necessariamente risultare quello in cui colui che fa richiesta ha “stabile e abituale dimora”. Si può fare richiesta in qualsiasi periodo dell’anno e i contributi vengono erogati ogni anno in base a una graduatoria che dà la precedenza a due requisiti: il riconoscimento di invalidità totale e permanente del 100% e l’ordine cronologico in cui sono state presentate le domande.

Il riconoscimento di disabilità avviene tramite la Commissione medica istituita ai senti dell’articolo 4 della legge n. 104/92 e coloro che siano ritenuti invalidi da altre Commissioni mediche pubbliche incaricate ai fini del riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro, di guerra.

Quali sono i documenti necessari per poter ottenere i contributi?

  • Domanda di contributo debitamente compilata e firmata
  • Marca da bollo da 14,62 euro
  • Certificato medico in carta semplice che specifichi la menomazione o limitazione funzionale permanente della persona che beneficerà degli interventi di ristrutturazione
  • Preventivo degli interventi di ristrutturazione
  • Autocertificazione che attesta l’ubicazione dell’immobile, le difficoltà ad accedervi o la presenza di qualsiasi tipo di barriera architettonica, le opere da realizzare per eliminarle e la dichiarazione che queste non siano in corso di realizzazione al momento della domanda, infine che non si sia già beneficiato di altri contributi.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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